Installare e configurare una rete Ethernet


 

1. Creare una rete 

 

Se si dispone di due o più  computer, si può avere la necessità di condividere dati e/o periferiche. 

Per effettuare un collegamento fra PC si possono utilizzare i seguenti metodi:

Cavo null-modem tra le interfacce seriali COM

Cavo LapLink tra le interfacce parallele Centronics

Cavo coassiale, fibra ottica o cavo UTP sfruttando la rete locale.

La velocita del LapLink  è 5 volte superiore a quella del collegamento null-modem mentre quella della rete locale è da 10 a 1000 volte superiore.

Spesso l'idea della rete di computer è associata ad un groviglio di cavi che collegano i PC. Questo non sempre è vero; basti pensare alla rete locale tra due computer che si realizza con un solo cavo volante.
Esistono decine di tipi di rete locale, oggi si utilizza quasi esclusivamente la tecnica chiamata Ethernet.

Per connettere due PC in rete, sono indispensabili due schede di rete da installare rispettivamente sui due PC. In commercio esiste un vasto assortimento con prezzi più o meno accessibili.

Le schede di rete possono presentare sul retro due tipi di connettori: 

Una scheda che contiene contemporaneamente i due connettori si chiama "scheda combo". Le schede combo furono utilizzate nel periodo di transizione tra i cavi coassiali e quelli di tipo UTP. Tali schede consentivano l'utilizzo di cavi coassiali o dei più moderni cavi UTP.  I segnali elettrici sul connettore coassiale BNC seguono la norma chiamata 10Base-2, mentre quelli sul connettore modulare RJ45 seguono la norma 10 base/T oppure la norma 100Base/TX.

Le due prese di gran lunga più comuni, RJ45 e BNC, non sono compatibili fra loro sia meccanicamente che elettricamente. Quando si progetta una rete è buona norma scegliere il tipo di connettore da usare ed evitare di utilizzarli entrambi.

 

2. Rete locale con connettori BNC

Se si decide di optare per il connettore BNC, il collegamento dei PC tra di loro è del tipo a BUS: ognuno è collegato direttamente al precedente e al successivo con dei cavi coassiali. 

Questo è possibile grazie all'inserimento di un connettore  a T sulla presa coassiale della scheda di rete. Anche sul primo e sull'ultimo computer della catena si deve innestare un connettore di presa, ciascun connettore libero andrà chiuso con un tappo terminatore da 50 Ohm, che è un particolare connettore che contiene al suo interno una resistenza elettrica di valore 50 Ohm, pari alla impedenza caratteristica del cavo coassiale utilizzato. In tal modo si evita nella rete il fenomeno delle onde stazionarie provocate dalle riflessioni dei segnali elettrici quando questi giungono alla estremità  del cavo. La presenza di onde stazionarie provoca dei disturbi che non consente alla scheda di rete la lettura corretta dei dati digitali pervenuti con il conseguente blocco di funzionamento della rete stessa. L'inserzione della terminazione "inganna" il segnale elettrico che "vede" un cavo infinitamente lungo e non produce fenomeni di riflessione. In poche parole la omissione della terminazione, anche ad una sola delle due estremità del cavo, determina la paralisi della rete. 

In pratica, il cavo coassiale non si innesta mai direttamente sulla scheda di rete ma sempre su di un connettore. Per aggiungere un nuovo computer alla rete bisogna staccare un cavo qualsiasi dalle postazioni preesistenti e spostarlo su uno dei due connettori del nuovo PC; poi si stende un nuovo cavo coassiale, per collegare il nuovo PC con quello a cui è stato staccato precedentemente il connettore BNC. Il tipo di cavo per effettuare i collegamenti è di tipo coassiale, simile a quello usato per la TV con la differenza che l'impedenza è di 50 Ohm e non 75. In termini elettronici il cavo viene identificato con la sigla RG58.

3. Rete Locale con connettori RJ45

Se si decide di collegare i PC con il connettore RJ45, bisogna adottare una tipologia a stella. Il centro della stella è costituito da un HUB o da uno SWITCH. Quest'ultimo è un dispositivo di rete concentratore (HUB) e concentratore intelligente (SWITCH)  a 4, 8, 12 o più porte, cioè prese RJ45  ciascuna delle quali va collegata ad un computer. 

 

Le prese inutilizzate possono essere lasciate libere, senza collegamenti. Di solito una spia accanto a ogni presa indica i collegamenti attivi e quelli spenti, quindi si può capire subito se qualche cosa non va bene. Il collegamento tra PC e HUB va effettuato con un cavo chiamato "cavo UTP categoria 5". Sulla guaina è riportata la sigla "UTP CAT.5", contiene 8 piccoli fili attorcigliati a coppie. Bisogna fare attenzione ad non usare cavo di categoria inferiore perché si possono avere problemi di incompatibilità. Per montare i connettore ai capi del cavo bisogna adoperare delle speciali pinze, denominate "pinze a crimpare" e fare attenzione alla disposizione dei colori degli otto fili. 

         

Lo standard Ethernet usa solo 4 degli 8 conduttori del cavo UTP 5, cioè una coppia di fili per la trasmissione dei segnali e una per la ricezione. I fili non usati sono stati previsti per altri standard di collegamento, ormai in disuso, come IBM Token Ring. Per la piedinatura bisogna prestare attenzione alla disposizione dei contatti nella presa RJ45. 

Numero del contatto sulla presa RJ45 e colore

Funzione 
(10BaseT e 100BaseTX)

1   arancio/bianco

TX+

2   arancio

TX-

3   verde/bianco

RX+

4   blu

Non usato

5   blu/bianco

Non usato

6   verde

RX-

7   marrone/bianco

Non usato

8   marrone

Non usato

 

   

Per realizzare un Patch Chord passante bisogna collegare due connettori RJ45 agli estremi del filo secondo la piedinatura riportata nella precedente tabella.

Molto importante è la lunghezza massima del cavo UTP 5 che non deve mai superare i 100m pena disturbi e deterioramento del segnale. 

 

4. Realizzare una piccola rete tra due PC

Se si vogliono collegare soltanto due PC si può realizzare un cavo sempre con i connettori RJ45, di tipo incrociato, cioè il cavo di trasmissione di un PC deve essere collegato alla presa di ricezione dell'altro PC e viceversa. Vale la seguente legge: il collegamento diretto tra due apparati identici (PC-PC oppure SWITCH-SWITCH) va eseguito con un "cavo cross"  cioè un cavo con alcuni file intrecciati come riportati nella seguente tabella.

Colore 

Connettore 1

 

Colore

Connettore 2

arancio/bianco

1 (TX+)

 

verde/bianco

3 (RX+)

arancio

2 (TX-)

 

Verde

6 (RX-)

verde/bianco

3 (RX+)

 

arancio/bianco

1 (TX+)

blu

4 Non usato

 

Blu

4 Non usato

blu/bianco

5 Non usato

 

blu/bianco

5 Non usato

verde

6 (RX-)

 

Arancio

2 (TX-)

marrone/bianco

7 Non usato

 

marrone/bianco

7 Non usato

marrone

8 Non usato

 

Marrone

8 Non usato

Quando, invece, si esegue il collegamento tra apparati di tipo diverso come, ad esempio,  PC - SWITCH, i cavi non si devono intrecciare. La maggior parte degli HUB e degli SWITCH posseggono una porta supplementare, denominata "uplink" in cui i collegamenti interni risultano intrecciati e consentono, quindi, il collegamento ad una porta convenzionale di un altro HUB o switch utilizzando un cavo diretto non intrecciato. Altri HUB o SWITCH presentano un piccolo pulsante che consente ad una porta di tenere i contatti diritti oppure intrecciati, aumentando, così, la versatilità dell'apparato di comunicazione.   

5. Come configurare la Rete 

Occorre preparare il computer a dialogare con gli altri connessi alla rete. Le seguenti operazioni vanno fatte su tutti i PC collegati. Si possono utilizzare diversi protocolli: i più impiegati sono il NETBEUI ed il TCP/IP tipico di Internet. Nel seguito si descrive il procedimento per l'impiego del protocollo NetBEUI.

Da "Pannello di Controllo" selezionare l'icona "Rete" e aggiungere il protocollo "NetBEUI" come mostrato in figura.

 

e dopo dal pulsante "Condivisione di file e stampanti" selezionare le due opzioni. Alla fine confermate tutto e riavviate il computer.

Adesso non rimane che attivare la condivisione dei dischi presenti sui PC per renderli disponibili agli altri computer collegati con noi. Dalla voce "Proprietà" del disco "C" (ad esempio) attiviamo la condivisione e proteggiamola da password, cosi eviteremo intrusioni spiacevoli se ci colleghiamo ad Internet.

Rielaborazione a cura del prof. Giuseppe Spalierno - Gennaio 2003