Argomenti tipici dell’Elettronica Analogica e questionari realizzati


 

1. Introduzione

L’Elettronica Analogica, argomento che si somministra agli studenti del IV e V anno dei corsi di Elettronica e Telecomunicazioni degli Istituti Tecnici Industriali ed agli studenti del settore elettronico degli Istituti Professionali, si occupa dello studio della elaborazione e generazione dei segnali elettrici analogici.

Un segnale elettrico si dice analogico se può assumere tutti i valori compresi tra un valore minimo e massimo. In contrapposizione vi sono i segnali elettrici digitali caratterizzati dal fatto di possedere solo due valori, ad esempio 0V e +5V, a cui, convenzionalmente, si attribuiscono i simboli 0 e 1 del sistema binario.

Un primo studio consiste nell’analisi in funzione del tempo del segnale di uscita di un circuito elettrico passivo sollecitato in ingresso da segnali elettrici tipici come, ad esempio, il gradino di tensione, l’impulso e la rampa. Il circuito elettrico contiene resistenze, induttanze e capacità. Accanto allo studio transitorio vi è, poi, quello armonico che consiste nel valutare l’ampiezza del segnale di uscita sinusoidale in funzione della frequenza del segnale elettrico pure sinusoidale applicato in ingresso.

Per questo tipo di analisi è necessario che lo studente, oltre a conoscere i componenti elettronici utilizzati, sia in possesso di strumenti matematici che lo mettano in grado di esperire le suddette analisi. Spesso, però, il bagaglio matematico necessario non è completamente somministrato dal docente di matematica perché certi argomenti sono svolti dopo un percorso formativo che richiede prerequisiti specifici. In altre parole, alcuni metodi matematici particolari sono a carico del docente di Elettronica.

Un secondo argomento fondamentale è lo studio degli amplificatori. Un amplificatore è un apparato elettronico in grado di elevare l’ampiezza del segnale applicato in ingresso; in altre parole il segnale di uscita ha esattamente la stessa forma, nel tempo, di quello di ingresso ma il suo livello di tensione e di potenza è sicuramente maggiore.

Gli amplificatori si realizzano con i transistor e con particolari circuiti integrati denominati Amplificatori Operazionali.

Si dovrà, pertanto, introdurre lo studio dei vari tipi di transistor partendo necessariamente dai diodi. In seguito si potrà introdurre il concetto di amplificatore, eseguire lo studio dei vari schemi elettrici disponibili e delle tecniche per ottimizzarne il funzionamento sia con transistor che con gli amplificatori operazionali.

Troviamo, poi, i filtri attivi. Sono particolari amplificatori in grado di amplificare segnali elettrici di opportuna frequenza e di attenuare quelli di frequenza diversa.

I vari circuiti attivi, inoltre, fornendo segnali elettrici in uscita si ampiezza superiore a quella di uscita, per il principio della conservazione dell’energia, dovranno approvvigionarsi di di energia elettrica da speciali circuiti noti come alimentatori. La batteria dell’automobile, quelle dei telefonini, delle calcolatrici ed orologi al quarzo sono esempi di alimentatori che forniscono una f.e.m. (forza elettro motrice) costante in Volt. In apparecchiature non portatili e di elevato assorbimento, non conviene l’uso delle batterie e si ricorre agli alimentatori elettronici che sono apparati in grado di trasformare la tensione di rete alternata a 220V in tensione costante. Esiste tutta una serie di circuiti costituiti da componenti elettronici atti a questa trasformazione.

Vi sono, poi, circuiti elettronici che generano forme d’onda sinusoidali, quadre, triangolare e di altro tipo basati sugli amplificatori e che richiedono una particolare tecnica di analisi matematica per lo studio  del funzionamento e per la progettazione.

Non mancano i circuiti elettronici che consentono la trasformazione del segnale analogico in segnale numerico o digitale e sono noti come convertitori analogico-digitali (ADC) e, viceversa, circuiti che attuano la conversione opposta, dalla forma digitale a quella analogica e sono noti come convertitori digitali-analogici (DAC).

 

2. Questionario sull’Elettronica Analogica

Il questionario di Elettronica Analogica interattivo che si propone in questa tesina è rivolto agli studenti del IV anno che hanno completato l’anno scolastico e si può somministrare nei mesi ottobre-novembre dell’anno successivo come verifica del grado di conoscenza.

Poiché, inoltre, i questionari sono stati realizzati ordinatamente sui vari argomenti oggetto di studio del programma di Elettronica del IV anno, è possibile utilizzare il questionario specifico subito dopo aver svolto il programma su tale argomento. Ad esempio dopo la trattazione dei diodi si potrà utilizzare subito il relativo questionario.

 

3. Struttura dei questionari

I questionari sono stati realizzati col programma JBC (Multiple Choice Quiz) del software freeware Hot Potatoes http://web.uvic.ca/hrd/hotpot/

Per ogni domanda sono disponibili quante si vogliono risposte. È, inoltre, possibile scegliere una o più risposte considerate corrette. Personalmente ho scelto, quasi sempre, quattro risposte di cui una sola esatta. In caso di più risposte esatte ho inserito tale informazione nella domanda. E’ possibile, a proprio piacimento, inserire, oltre alla risposta, il feedback che consiste in un messaggio che appare sul monitor quando lo studente sceglie la corrispondente risposta. Se la risposta è esatta il messaggio di feedback ha un tenore gratificante oppure rinforza la validità di quella risposta con opportune considerazioni. Se la risposta è errata il messaggio di feedback informa sul perché della risposta errata da cui la denominazione di feedback. In tutti i casi, utilizzare il campo feedback, a mio avviso, ha una forte valenza formativa, aldilà dello scopo valutativo del questionario.

In qualsiasi campo (domanda, risposta, titolo o feedback) è possibile inserire immagini o link ad oggetti multimediali.

L’inserimento delle immagini consente di riconoscere un circuito, un comportamento temporale o armonico.

 

In figura si mostra la schermata del modulo JBC del programma Hot Potatoes. Si notano il campo destinato alla domanda, le quattro risposte, la casella spuntata della risposta A (quella esatta) e le risposte di feedback, in questo caso inserite solo per le risposte errate.

Nel campo Title si è inserita una immagine attraverso il comando Insert/Image. Si noti il codice HTML inserito in automatico.

Al termine della generazione del questionario in ambiente JBC si salva il documento con l’estensione nativa JBC. Se si vuole trasformare il questionario pronto per l’ambiente Internet si deve impartire il comando File/Export HTML (o facendo click sull’icona V3 che significa Hot Potatoes versione 3) oppure File/Export DHTML (o facendo click sull’icona V4 che significa Hot Potatoes versione 4 che supporta il formato DHTML, Dinamic HTML).

L’esportazione genera una struttura a 2 frame  (3 file HTML) che utilizza il Javascript.

 

4. Valutazione automatica

Il questionario si può personalizzare in vari modi. Si può, o meno, introdurre un temporizzatore, modificare i messaggi di benvenuto, il font, il colore, ecc.

Per quanto attiene la valutazione è interessante il meccanismo vigente. Ad ogni risposta si attiva un numero che fornisce il valore percentuale delle risposte esatte fornite. Per cui se si risponde a due domande correttamente il valore mostrato è 100%. Se una è errata e l’altra è corretta si avrà il 50%. Se sono entrambe errate si otterrà 0%.

Se si è data una risposta errata è possibile rispondere ad un’altra risposta alternativa alla  stessa domanda. Se si risponde correttamente saranno conteggiate, ai fini del calcolo percentuale, sia la risposta errata che quella esatta nell’ambito della stessa domanda.

Non è possibile eliminare una risposta data, in altre parole, non si può barare ( salvo ripartire col questionario).

Un comportamento interessante è quello in corrispondenza alla risposta esatta. Se si tenta di fornire un’altra risposta alla stessa domanda, oltre a quella esatta, il programma non accetta il comando. Evidentemente la logica del programma ritiene un errore di battitura sulla tastiera la volontà di rispondere ad un’altra alternativa, senz’altro errata, oltre a quella fornita correttamente.

Per valutare, infine, la percentuale di risposte esatte complessiva, è necessario che il questionario sia svolto completamente dal candidato. Per non perdere le risposte assegnate ed il risultato conseguito sarà necessario stampare immediatamente il questionario.  

 

In figura (è stato fatto un ritaglio grafico) si mostra parte della schermata del programma Explorer relativo al questionario sui filtri attivi. La risposta esatta della domanda 3 è la B. Si è volutamente risposto inizialmente con A ed è apparsa la faccina triste ed un messaggio di feedback che giustificava l’errata risposta. Successivamente si è risposto B ed è apparsa la faccina sorridente, segno che la seconda risposta data era corretta. Si è tentato di rispondere anche C e D alla domanda 3 ma non è stata accettata alcuna risposta dopo quella fornita correttamente.

La risposta alla domanda 4 è la D e si è risposto, in successione A, B, C e D. Esse sono state tutte accettate perché solo l’ultima selezionata è risultata esatta. In totale sono state fornite 6 risposte di cui solo 2 esatte. Il punteggio percentuale parziale, perciò, è: 2/6*100 = 33%.