PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO





“ AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE ”


In fig.1,si mostra lo schema elettrico di un amplificatore ad uno stadio a BJT in configurazione ad emettitore comune utilizzato in questa esercitazione.
Esso e' costituito dal circuito di autopolarizzazione a BJT con resistenza di stabilizzazione termica RE con l’aggiunta di tre condensatori .
Il segnale di ingresso che si intende amplificare proviene dal generatore di tensione Vi, supposto sinusoidale, avente in serie la resistenza interna Rs.
Il carico utilizzatore e' rappresentato dalla resistenza RL. Il condensatore C1 impedisce alla corrente continua che scorre in R1di attraversare il generatore Vi.
Il condensatore C1 e' noto come condensatore di blocco o di accoppiamento. Il condensatore C2 impedisce, a sua volta, che la componente continua della corrente di collettore possa fluire nel carico RL.
La soluzione con i due condensatori di blocco C1 e C2 consente di progettare la rete di polarizzazione del BJT senza dover tener conto del generatore Vi e del carico RL. Ovviamente C1 e C2 vanno determinate di valore tale da rappresentare un cortocircuito per la più bassa frequenza utile contenuta nel segnale Vi.
Affinche' il circuito sia considerato ad emettitore comune, quest’ultimo terminale deve risultare collegato a massa per le componenti variabili. Si osservi che nel circuito agiscono simultaneamente il generatore costante Vcc per la polarizzazione del dispositivo e quello variabile Vi che si intende amplificare.
Tutti i segnali elettrici che interessano il transistor sono costituiti da una componente continua ed una variabile. Ad esempio, la corrente di emettitore totale e' dato dalla somma tra quella a riposo IE e quella variabile ie.
La corrente IE scorre solo nella RE mentre la ie si divide nella resistenza RE e nel condensatore CE ( noto come condensatore di by-pass ).
Nella maggior parte delle applicazioni C1 e C2 sono dell’ordine di alcuni uF e CE e' di diverse decine di uF per cui essi sono elettrolitici e, pertanto, devono essere inseriti rispettando le polarita' come in fig.2.
Lo studio dell’amplificatore avviene in due fasi distinte applicando il principio della sovrapposizione degli effetti:





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